Per poter parlare di Hardware/Software non si può che partire dal considerare i due "mondi" dell'Open Source e dell'Open Hardware.
Il primo dei due ha avuto origine negli anni '80, quando Richard Stallman (fondatore ufficiale) avvia il progetto GNU, con la quale viene portata avanti l'idea della libertà dell'utente, libertà di vedere il codice sorgente, di poterlo modificare, distribuire e renderlo disponibile ad altri utenti a seconda delle sue necessità; quindi un codice progettato per essere accessibile pubblicamente. Non solo, il software viene sviluppato tramite un approccio collaborativo e decentralizzato, da intere community di sviluppatori in tutto il mondo, connessi mediante internet che permette di coordinarsi/lavorare allo stesso progetto simultaneamente; in più, non essendo realizzato da una singola azienda o individuo, risulta essere una soluzione più flessibile, economica ma anche longeva rispetto ai software proprietari o "Closed Source". Questo approccio ha ispirato molti altri "movimenti", che hanno sposato l'apertura dei "contenuti", ovvero rendere disponibili liberamente contenuti come testi, immagini, video e musica, generando così una nuova concezione della vita, molto più aperta che valorizza e crede fortemente nella condivisione della conoscenza.
Uno dei vari filoni venutosi a creare sull'onda della cultura Open Source, è sicuramente l'Open Hardware, che espande l'approccio nell'ambito hardware e lo completa, rendendo possibile la prototipazione rapida ed economica di sistemi emebedded e permettendo di trasformare problemi complessi di hardware in semplici problemi software grazie all'astrazione spinta di librerie e software di programmazione. Anche in questo caso, il termine viene utilizzato per esprimere la libera di divulgazione delle informazioni riguardanti il progetto stesso, come ad esempio la lista dei materiali (BOM - Bill of Materials), gli schemi elettrici, il layout del circuito stampato e via dicendo.
Di sicuro due pietre miliari di tutto questo contesto sono Arduino e Raspberry Pi, che hanno apportato un cambiamento nel modo di pensare la tecnologia, dato che la loro principale peculiarità di apertura e condivisione di conoscenza, ha permesso a tutti di dare il proprio contributo e di sviluppare nel modo più semplice e poco costoso la propria idea in questo ambito.
Sempre più "Makers" si affacciano a questo mondo e implementano le loro idee innescando un processo virtuoso e libero di innovazione tecnologia.
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Credo fermamente che il miglioramento continuo, la condivisione della conoscenza e il confronto costante siano degli elementi fondamentali per la crescita di ogni individuo. Ad meliora et maiora semper!!